Grazie alla RAI ed ai suoi archivi ho potuto assaporare il film di Francesco Rosi “Cristo si è fermato ad Eboli” con un intenso Gian Maria Volontè, talmente a suo agio tra la gente contadina che interpreta se stessa, da entrare nell’anima di Carlo Levi e farla risplendere ancora di più.
La colonna sonora di Piero Piccioni accompagna le immagini della terra lucana, i volti scolpiti dalla fatica di tutti gli attori comprimari e delle comparse raccoglie linfa poetica da Pasolini e dal neorealismo del Dopoguerra, e crea un capolavoro di umanità cristiana assolutamente imperdibile.
PS La poesia che segue è la mia “suggestione in versi liberi” nata sull’onda dell’emozione.
LACRIME DELLA TERRA
Arse o allagate
dalle stagioni impietose
si sciolgono
davanti alle tele
dipinte con lo sguardo
rispettoso delle intemperie
della vita.


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